Il turismo ecologico e sostenibile

In prossimità dell’estate si ritorna sulle potenzialità del turismo, trainante per l’economia siciliana che, malgrado la crisi, ci vede al secondo posto in Italia con 14 milioni di presenze e 2 miliardi di Euro di fatturato, l’8 % del nostro Pil a fronte di una potenzialità del 20%. Si evidenzia quindi un enorme spread tra le potenzialità effettive e quelle realizzate e dobbiamo chiederci perché: possiamo far riferimento, ad esempio, al rapporto tra numero delle strutture Italiane e posti letto che ci mostra come, paragonati alla Francia, abbiamo 150mila strutture ricettive con 4,7milioni di posti letto a fronte delle quasi 29mila dotate però di 5,9 milioni di posti. E’ evidente come le nostre strutture siano mediamente più piccole e meno efficienti. E se registriamo un decremento delle presenze, ciò è dovuto anche alle diverse politiche fiscali di settore che vedono gli esercizi italiani penalizzati rispetto ai partner europei; è naturale che a queste condizioni la crisi economica da noi incida più che negli altri Paesi.
Eppure, le analisi di mercato ci dicono che potremmo facilmente riconquistare la nostra leadership, grazie alle bellezze storico naturali che possediamo in gran misura. Infatti, tra i motivi più incidono nella scelta del luogo di vacanza ci sono appunto le caratteristiche naturali (il 30%) seguiti dall’enogastronomia e dai prezzi convenienti, fattori su cui incide, non poco, la capacità di un’adeguata comunicazione e la programmazione di eventi e opportunità. A crear le giuste condizioni, potremmo recuperare il gap con altri concorrenti come Malta che, paragonata con la nostra Isola, gode del doppio di presenze turistiche a fronte di metà dei posti letto disponibili. Certo occorrerebbe tagliare la burocrazia e le sue lungaggini, rivedere il regime fiscale, soprattutto occorrerebbe migliorare e di molto la qualità dell’offerta. Cosa che passa sicuramente attraverso l’aumento delle caratteristiche di sostenibilità e qualità ambientale delle aziende e del territorio circostante, visto che, per restare nel campo dei numeri, il 95 % dei turisti predilige strutture ecologiche e sostenibili integrate in contesti ambientali conservati, doti queste che aumentano considerevolmente le quote di mercato.


Mi viene quindi in mente una recente questione sorta nel sud della Sicilia circa la realizzazione di uno stabilimento balneare, avviata dopo un lunghissimo e defatigante iter autorizzatorio e che pur ha sollevato numerose proteste da parte di residenti e non, sorgendo in un bellissimo contesto di cui si teme lo stravolgimento. Ora, la questione ha due angoli di osservazione: il primo riguarda la propensione dell’opinione pubblica a vedere qualsiasi attività di trasformazione del territorio come negativa; il secondo l’analisi di merito su quanto si stà realizzando; e qui soccorrono le immagini che sono reperibili sul web. Non c’è dubbio che la comparazione di queste due prospettive porti a dire che le complicazioni, le rigidità imposte dalle norme, nulla garantiscono rispetto alla qualità globale degli interventi, anzi costringono a volte a considerarla come accessoria, non fondamentale, paradossalmente giustificando le diffuse resistenze. Occorrerebbe quindi un drastico cambio delle priorità verso le qualità estetico ambientali più che verso norme asettiche, perché queste qualità garantiscono, insieme, il rispetto del territorio e il suo sviluppo economico.
zp8497586rq

SEDE OPERATIVA
Via Indaco, 23 (Spazio SAL)
95129 Catania - Italy

SEDE LEGALE
Via S. Gaspare Bertoni, 5
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy

T +39 095 5183405
M +39 335 5266293

© 2012 Scannella Architects - P.IVA: 04042850877 | C.F.: SCN GPP 53M21 C351 E