Ovest opulento come l’impero romano minacciato dalle orde che lo invidiano

L’Italia è il paese dove la cultura dell’emergenza è diventata regola e strumento per la gestione di problemi che per incuria, demagogia, interesse, vengono lasciati incancrenire per anni ed anni.
Il doloroso caso della Signora romana, assassinata da un extracomunitario rom, ha fatto esplodere la questione dell’immigrazione irregolare e dei luoghi che tende ad occupare.
Certo, fà una grande impressione vedere baracche improvvisate costituire interi insediamenti sulle sponde del Tevere o dell’Aniene, fà ancora una più grande impressione vedere le ruspe della Polizia che le buttano giù; la vittoria della legalità! Salvo ad interrogarsi sulle persone che le abitavano. Esse non scompaiono con i ruderi dei loro miseri ricoveri, semplicemente si sposteranno altrove e costruiranno altri insediamenti fatiscenti o andranno a nascondersi nei luoghi più disparati.
E’ recente il caso della baraccopoli smantellata nei vuoti del Corso Sicilia di Catania, mentre sono piene le strade extraurbane di schiave-bambine che dopo aver venduto se stesse per qualche euro spariscono non si sà dove fino alla prossima marchetta.
Nella Romania del post-Ceausecu nugoli di poveri bambini vivevano per strada e la notte si rifugiavano dei tombini delle fogne, cercando nei vapori di colla un letale oblio alle loro sofferenze.
Nell’Italia di oggi, nella Roma opulenta delle case a dieciepassamila euro al metroquadro, della festa del cinema, dei salotti e della televisione, migliaia di persone spariscono la notte nei meandri fognari nei pressi di Cinecittà o dormono sotto i ponti di un’autostrada cercando la mattina dopo di recuperare, in qualunque modo, il minimo necessario per sopravvivere. Un mondo di invisibili.
Un romanzo di Valerio Massimo Manfredi, “L’ultima legione”, ci racconta la fine dell’Impero Romano disgregatosi anche per la pressione esercitata sui suoi confini dai cosidetti “barbari”, popolazioni che vivevano poveramente ai suoi margini invidiando l’opulenza e l’organizzazione della civiltà romana. Pressione che portò, con la scusa di stipulare alleanze per il potere, a sempre più strette commistioni tra gli imperatori di Roma e le popolazioni barbare che a poco a poco ne permearono il sistema fino ad occuparlo del tutto.
Oggi viviamo una situazione per certi versi similare. L’Occidente opulento e della bella vita è il luogo dove, prima le popolazioni dell’Est post-comunista, poi i disperati del Nord-africa e del medio oriente, cercano ad ogni costo un’occasione di speranza. L’Italia, per ragioni geografiche e per il lassismo mascherato da cultura dell’accoglienza, è la porta d’accesso a questa speranza.
Che dopo pochi giorni si rivela per quello che è , Nulla! Perchè nessun Paese può organizzarsi per accogliere un numero illimitato di persone che possiedono solo la loro vita e a volte neanche quella. Perchè l’Italia non è al momento capace di costruire case a costi accessibili per i propri giovani e per i propri anziani, figuriamoci per migliaia e migliaia di disperati. Perchè in Italia, bamboccioni o no, è difficile staccarsi dalla famiglia e crearsi una propria vita, vista la difficoltà a trovare un lavoro stabile a causa della scarsa crescita economica frenata da un diluvio di tasse e di lacci burocratici.
Forse un sano realismo ed una necessaria maggiore severità nel controllo dei flussi potrebbe consentirci di aiutare molti di questi disperati senza crearne di nuovi, gli italiani invasi.

SEDE OPERATIVA
Via Indaco, 23 (Spazio SAL)
95129 Catania - Italy

SEDE LEGALE
Via S. Gaspare Bertoni, 5
95030 Tremestieri Etneo (CT) - Italy

T +39 095 5183405
M +39 335 5266293

© 2012 Scannella Architects - P.IVA: 04042850877 | C.F.: SCN GPP 53M21 C351 E