Le prospettive sociali positive favoriscono la ricerca del nuovo

Dopo alcuni anni di low-profile, nei quali le Aziende hanno poco investito in ricerca ed innovazione, producendo e riproducendo arredi in forma e tipologie poco variabili, finalmente quest'anno si è respirata un’aria frizzante, satura di nuove soluzioni, di proposte alternative e non omologate, di nuove forme. Che il gusto estetico, l'inventiva, la capacità manifatturiera ed industriale siano il petrolio d'Italia lo si è quindi visto confermato al recente Salone internazionale del mobile di Milano, ritornato al suo ruolo di evento anticipatore di gusti, tendenze, capace anche di determinarle e di imporle al mondo intero. Aria nuova percepita dagli operatori stranieri che, in grande numero, hanno affollato i saloni dove, come un’ulteriore cartina di tornasole, si riscontrava una maggiore presenza negli stands dedicati alla produzione di qualità e design più innovativo rispetto a quelli dedicati al mobile tradizionale.
Ciò a riconferma che una visione posistiva delle prospettive sociali rende possibile una maggiore propensione alla ricerca del nuovo, della sperimentazione, spinge verso nuovi orizzonti e novità che rappresentano una indubbia opportunità per la quale è accettabile una dose di rischio.
Secondo questa visione positiva il Salone ha certificato l’evoluzione dell’importanza di alcuni ambienti che prima erano relegati a ruoli secondari rispetto alla rappresentatività della casa; il bagno e la cucina si evolvono da zone tecniche e funzionali chiuse, private e quindi poco partecipi della vita complessiva dell’abitazione, ad ambienti aperti, che si integrano a volte con altri luoghi della casa, nell’ottica della gratificazione estetica e del benessere psicofisico che la funzione dell'abitare deve garantire; numerosissime le alterntive per arredi bagno di grande qualità o per mobili cucina quasi mai da addossare alle pareti ma da collocare al centro di ampi spazi, fulcro funzionale e totemico della vita domestica.
Le scelte estetiche segnano il ritorno del colore, intenso e brillante, delle lacche lucide al poliestere, abbinate all’uso di essenze in legno a superficie scabra e vibrante, in colore naturale o tinto, il tutto coniugato a forme semplici ed essenziali la cui preziosità è assicurata dalla ricercatezza del dettaglio e dell’accessorio.
Soprattutto é evidente la ricerca verso la trasformazione del mobile da blocco immutabile a quello di un oggetto trasformabile, attraverso sofisticati ed esclusivi meccanismi od anche semplici giochi d’incastro, di diversa forma e funzione, capace di cambiare, anche consistentemente, nella percezione. Per rendere chiaro il concetto bisogna pensare a quei giocattoli, molto gettonati dai nostri ragazzi, che da guerrieri spaziali si trasformano, con pochi movimenti, in astronavi o macchinine; effetti molto interessanti resi possibili, oltre che dall’abilità dei nostri designers, anche dalla capacità realizzativa dei nostri artigiani e delle nostre aziende produttrici di ferramenta, che non hanno rivali al mondo per la capacità di inventare e realizzare sofisticati ed eleganti meccanismi che sono funzionali e sinergici alla innovazione del prodotto.