Catanzaro e Solarino. Le (ultime) due città accomunate dall'aver emesso dei bandi di gara fondati sul principio che lavorare per la Pubblica Amministrazione sia da considerarsi di per se un' utilità economica e, al contempo, caratterizzati per l'assoluto disprezzo per la dignità della prestazione intellettuale oltre che per il buon senso. Ma ciò è stato reso possibile! Si sono create le condizioni perchè dei burocrati, che annoveriamo tra le nostre fila, potessero agire così come hanno agito. Tutto parte dal mitico bersani e le sue improvvide lenzuolate, cui sono seguiti i provvedimenti di quel Mario Monti le cui politiche economiche, dati alla mano, hanno causato disastri economici pari o superiori a quelli indotti dalla seconda guerra mondiale e dai quali ancora l'Italia fa fatica a riprendersi. Dal 2006 si sono create le condizioni generali per rendere le professioni deboli, debolissime, con una certa acquiescenza -è bene dircelo- del sistema ordinistico che quei provvedimenti, quell'humus culturale non ha saputo o voluto contrastare adeguatamente. A ciò ha dato un contributo anche l'aver fatto esplodere il numero dei professionisti immessi sul mercato, complice un sistema universitario che si è trasformato da incubatore di eccellenze a fabbrica di laureati a prescindere, che ha ridotto sensibilmente la qualità media delle prestazioni rese e la consapevolezza del ruolo che un professionista assume nei confronti della società. La somma dei fattori ha fatto si che la crisi economica e del mercato generasse effetti ancor più gravi. Ancora una volta non sono sicuro che la gestione dei sistemi ordinistici, in qualche modo corresponsabili degli esiti degli esami di stato e oggi anche della formazione continua, non ne sia stata a volte fiancheggiatrice. Credo sia utile, per risolvere le questioni della dignità della professione intellettuale, che su questo si ragioni. Ciascuno nel proprio ruolo.