Ho preso parte al Poll "Democrazia partecipata Città di Catania". Un sondaggio attraverso il quale i cittadini possono esprimere la loro preferenza circa un'azione operativa dell'Amministrazione.
Ora, a parte l'ossimoro "democrazia partecipata" (non conosco democrazie che non vedano -in qualche modo e misura-la partecipazione dei cittadini) e la difficoltà della scelta tra azioni tutte utili e interessanti, in questo caso si è coinvolti nell'esprimere direttamete una preferenza per un investimento in opere pubbliche.
Immagino che la maggioranza delle preferenze orienterà l'Amministrazione nella sua scelta.
E' cosa buona e pericolosa allo stesso tempo: buona perchè si tratta di una forma di democrazia diretta; è potenzialmente pericolosa perchè i poll, i sondaggi on line come questo, possono essere manipolati, ad essi può aderire chiunque (io formalmente non sono cittadino di Catania) o, più semplicemente essere più interessanti solo per un determinato gruppo di persone.
Però, se l'adesione è ampia, se essi servono solo a dare la misura di un orientamento della cittadinanza e le Amministrazioni proponenti conservano l'autonomia e la responsabilità decisionale, li trovo utili. Anche per l'azione pedagogica verso la partecipazione consapevole alla "cosa pubblica" -l'interesse per il bene comune. E, di questi tempi, non credo sia poco.