CATANZARO

A proposito della vicenda un euro, qualche post fa (ASSURDITÁ) mi ero interrogato su quali azioni intraprendere oltre le lamentazioni ipotizzandone alcune. Bene, due di queste -non perchè le abbia citate ma perchè assolutamente ovvie e logiche- hanno trovato attuazione.
La prima ad opera di Federarchitetti, che ha interpellato nel merito l'ANAC.
La seconda, che trovo molto utile, è che i parlamentari proponenti le leggi sull'equo compenso hanno fatto sentire la loro voce attraverso atti conseguenti: l'introduzione di emendamenti e correttivi nei DDL in modo da evitare che il fenomeno un euro si possa ripetere.
Già, perchè quanto accaduto a Catanzaro non è stato solo l'atto sconsiderato di un burocrate avallato dalla politica, bensì la conseguenza di norme scritte ad hoc per "fottere" la libera professione.
I giudici, in Italia, non hanno responsabilità "politica". SI limitano, o dovrebbero, ad applicare le Leggi; e se l'applicazione è stata così diversa tra TAR e CdS, vuol dire che le Leggi sono scritte con i piedi, ovvero proprio per rendere possibili così divergenti interpretazioni.
Attenderemo che, nel merito, si esprimano anche i SIndaci Italiani, magari attraverso la loro Assemblea e chissà, anche la Corte Costituzionale se ci fosse modo di interpellarla. Io non lo so, non ne capisco.