Era la primavera del 1981, quando al mio studio di giovane professionista arrivò la telefonata di un amico il quale mi preannunciava che l'allora presidente dell'Ente Teatro Stabile, Ignazio Marcoccio, voleva incontrarmi per parlare della ristrutturazione/ricostruzione dell'allora Teatro delle Muse, distrutto pochi mesi prima da un furioso incendio. Mandai a quel paese l'amico non credendo fosse possibile, in un mondo già allora dominato dalle "amicizie", che un'importante istituzione si rivolgesse ad un architetto (solo) di belle speranze per un incarico tanto prestigioso quanto delicato.
Era vero invece; iniziò così una lunga collaborazione grazie alla quale conobbi persone importanti per la cultura catanese, Marcoccio, Mario Giusti, il mitico segretario Meli, Gaetano Mertoli, attori del calibro di Turi Ferro, Ida Carrara, Pattavina, Musumeci, i tecnici appassionati e competenti, altri colleghi con in quali, lavorando all'unisono e con pochissime risorse economiche, si riuscì nel miracolo. A Novembre dello stesso anno il Presidente della Regione potè inaugurare la nuova sede come oggi la conosciamo e che registrò la crescita di un'attività prestigiosa che vide l'Ente teatrale arrivare ai vertici nazionali per qualità delle produzioni e per numero di abbonati.
Leggere ora che per questa Istituzione ci sono le premesse perchè possa ritornare al ruolo culturale che le compete è una delle più belle notizie di questa fine anno.
Dà speranza per il futuro della nostra città.
