E’ facilissimo ritrovare sui social molti post nei quali vengono messe in risalto le criticità che, da molti anni, affliggono le professioni intellettuali - la nostra in particolare. I post degli architetti (sottoscritto incluso) sono frequentissimi e, da qualche tempo, anche colleghi autorevoli e importanti intervengono (ricordo ad esempio Cucinella, Panzarella, Peluffo, Latina) ciascuno con il proprio stile; ciò – sicuramente- è un buon segno: anche chi vive ed esercita la professione ai più alti livelli comincia ad attenzionare le questioni e offre una condivisione. Un passo avanti! Credo però che il lamento, da solo, non basti. Occorre esprimere un’opinione, una proposta sulle azioni e soluzioni possibili, senza che ciò debba essere interpretato come lo scavalcare le istituzioni locali e nazionali chiamate al presidio della professione. Offrire un’altra visione può essere utile a far riflettere e, anche, costituisce una dichiarazione di appartenenza ad una comunità nella quale, per i tempi che viviamo, si vince o si perde tutti insieme. Didascalicamente, elencherò di seguito alcuni temi emersi in questi anni sperando che, chi vorrà, possa di volta in volta esprimere la propria opinione propositiva sulle possibili azioni. 1 Eccessivo numero di iscritti agli Albi 2 Confusione di ruoli 3 Difesa del ruolo della professione 4 Difesa dei professionisti 5 Ampliamento del mercato Spero sia evidente che l’elenco non può essere considerato come esaustivo. E’ solo un tentativo di ottenere più contributi propositivi possibile (per quel che vale ci proverò anche io, nel mio piccolissimo, basandomi sulle esperienze accumulate in circa vent’anni spesi tra attività ordinistica oltre che sindacale, in IN/arch, e, prima ancora in commissione al CNAPPC, come nella vita professionale di tutti i giorni in terra di frontiera) in modo che chi ci rappresenta ai vari livelli e nei vari ambiti possa – se ritiene- trarne degli spunti, valutando anche se non sia il caso di migliorare le modalità di comunicazione interna ed esterna sulle attività e azioni intraprese per, questo sì assolutamente necessario, aumentare e di molto il senso del nostro essere comunità al di là delle funzioni e dei ruoli ricoperti. Perché, attualmente, credo non lo dimostriamo in modo sufficiente e ciò ci rende più deboli. Alla prossima…