Spesso, in passato, la nostra Regione Siciliana è stata precorritrice di innovazioni importanti nel campo delle OO.PP. e dell'Urbanistica. Basta ricordarsi della L.R. 21 /1985 (che manteneva il suo focus sul progetto e sul progettista) e la susseguente, anticipatrice della Merloni; o delle LL. RR. 4 del 2003 e del 2005 sulla qualifica e regimentazione delle cosiddette opere interne e edilizia libera, altamente innovatrici, anche nelle procedure. Oggi è il turno dei Bandi tipo per l'affidamento degli incarichi professionali. Cosa assolutamente ottima! Però quì si assiste ad uno psicodramma: se da un lato l'Assessore al ramo dichiara (ed è potenzialmente vero) che con ciò meglio si aprirà il mercato della progettazione ai liberi professionisti, dall'altro, qualche settimana fa con rulli di tamburi e squilli di trombe, si è annunciata l'istituzione della centrale regionale per le progettazioni o ufficio speciale che dir si voglia, che rappresenta il suo esatto contrario. Il bello è che, a questo proposito, nel 1993 -L.R.10- veniva già istituito L'Ufficio regionale per i lavori pubblici, suddiviso in sezioni articolate sul territorio e composto da personale qualificato, professori universitari, magistrati. Con una clausola importante: all'art. 7 di questa Legge si stabiliva l'assoluto divieto di conferimento di incarichi professionali relativamente ad opere il cui committente fosse un Ente Pubblico estendendosi, il divieto, ai tre anni successivi alla scadenza del mandato. Altri tempi...