La conversione in Legge del Decreto Crescita rende operative alcune agevolazioni per la filiera edile. Dallo scorporo dalla base imponibile dei redditi da locazione non percepiti (solo per il residenziale) all'esenzione Tasi per gli immobili costruiti e destinati alla vendita fino a quando questa non avverrà (però dal 2022). Più interessanti il #sismabonus sull'acquisto di nuove abitazioni realizzate a seguito di demolizione e ricostruzione di vecchi edifici e la possibilità, per i singoli proprietari, di trasformare gli incentivi fiscali per il miglioramento energetico e ristrutturazione dei fabbricati in sconto di pari importo direttamente applicato dall'impresa realizzatrice. Si tratta, certamente, di un miglioramento delle condizioni che, nel medio periodo, dovrebbe dare un impulso alla filiera. Non senza però criticità. Intanto perchè si tratta di misure parziali e diluite nel tempo mentre il settore, vista la decennale stagnazione, avrebbe avuto bisogno di #vitamine a pronto effetto, immediate. Poi perchè la possibile trasformazione del bonus fiscale per energia e ristrutturazione in sconto direttamente applicabile dal costruttore si porta come corollario il fatto che questi abbia la capienza economica per sopportarlo finanziariamente. Ne consegue che questo tipo di mercato, per una buona parte, si dirotterà a favore di grandi soggetti economici (sono già presenti offerte) che inevitabilmente eroderanno non poche commesse alla base delle piccole e medie imprese che, tradizionalmente, sono sopravvissute e cresciute in questi anni grazie ad esse. Come pure è facile prevedere che crescerà il costo medio degli interventi. Un'altra spinta alla polarizzazione del mercato che, ho il sospetto, riguarderà anche il mondo libero professionale. Dopo i vari #prontopro, #facileristrutturare e altre organizzazioni, che tendono a sostituirsi nel rapporto diretto tra clientela e professionisti nel mercato della ristrutturazione, vedremo grandi gruppi che fagociteranno il mercato professionale della riqualificazione. Nel frattempo sforniamo nuovi laureati dalle più fantasiose competenze che, magari, troveranno lavoro facendo i #navigator o dovranno rassegnarsi ad essere #dipendenti a partita iva.